venerdì 24 ottobre 2008

venerdì 17 ottobre 2008

Esercitazione: i dipendenti Alitalia esultano alla notizia del ritiro di Cai



"Meglio falliti che in mano a questi banditi". Con queste parole hostess e piloti di Alitalia accolgono esultando l'annuncio della rottura delle trattative tra Cai e sindacati. In quel momento la notizia significava esattamente la fine della compagnia di bandiera e l'avvio delle procedure di fallimento. Eppure i dipendenti esultano. Perchè? Perchè i contratti di lavoro proposti dalla cordata italiana denigravano la professione. Perchè aumentava il monte ore lavorativo e si abbassava lo stipendio. Perchè gli esuberi che si profilavano erano ben oltre quelli annunciati all'inizio dei confronti sindacali. Ma soprattutto perchè, stando alle dichiarazioni di piloti e assistenti di volo, non c'era stato fino a quel momento un vero confronto sindacale che tenesse conto delle posizioni e delle richieste della loro categoria. Alcune tra le sigle con più seguito nell'azienda dichiarano di essere state di fatto escluse dal tavolo delle trattative. Di essere state messe di fronte a un aut aut. Meglio fallire - dicevano i manifestanti - che finire nelle mani di una società che, per come stava affrontando il nodo degli esuberi, sembrava non avere più di tanto a cuore le sorti dei propri dipendenti. Forse si potevano evitare fischi, trombette e applausi ma sta di fatto che i lavoratori che hanno puntato i piedi e non si sono smossi dalle loro posizioni nemmeno di fronte alla concretizzazione dell'opzione fallimento, sono riusciti nei giorni successivi a ottenere la riapetura dei negoziati e non indifferenti riconoscimenti dei contratti che a distanza di qualche giorno sono stati poi siglati da tutti i sindacati presenti in Alitalia.

giovedì 16 ottobre 2008

C'era una volta il sogno americano


È difficile dire che cosa mi abbia spinto ad andare a vivere per tre mesi in una sperduta cittadina dell’Indiana. Ed è ancora più difficile scriverne, metabolizzare le esperienze che ho vissuto, i significati che vi ho attribuito e gli insegnamenti che ne ho tratto. Ancora oggi, nonostante siano passati diversi mesi dal mio rientro, mi sento chiedere a ripetizione che cosa mi abbia spinto a optare per una destinazione così insolita rispetto alle mille luci e agli enormi stimoli che una grande città americana mi avrebbe potuto dare. L’idea che avevo degli Stati Uniti era inevitabilmente diversa da quella che mi sono fatto dopo questi tre mesi. Televisione, giornali, viaggi precedenti e racconti di amici parlavano per forza di un’America diversa. Non ho vissuto l’America dei film, non ho abitato vicino a nessun grattacielo. Mi svegliavo la mattina e dalla finestra della mia camera vedevo soltanto mais e cisterne d’acqua, pick up e casette di legno. Il numero di abitanti dell’intero stato dell’Indiana non raggiunge quello della sola New York City. Richmond, la città dove ho vissuto, conta circa 40mila abitanti, molti meno di Treviso, la mia città di origine. Non esistono bar, nel senso in cui li intendiamo noi, non esistono locali notturni e Wal Mart e Walgreens sono gli unici posti in cui fare shopping. Persone conosciute per caso durante un mio precedente viaggio negli States sono diventate dei punti di riferimento insostituibili. Vivere a stretto contatto con loro ogni giorno mi ha aiutato a comprendere le dinamiche che regolano la vita quotidiana di un americano medio. Lo stesso americano medio di cui tanto si sente parlare ultimamente. Quello colpito dalla crisi dei mutui, quello che ancora non sa se voterà per Obama o per McCain. Quello che pranza e cena al fast food e quello che pensa che l’Italia sia il paese dei balocchi solo perché ha sentito dire che dalle nostre parti si mangia piuttosto bene. Ho imparato ad abbandonare gli agi che caratterizzavano il mio stile di vita, semplicemente perché non c’erano. Ho imparato quanto può essere triste vivere il sogno americano.

sabato 11 ottobre 2008

manifestazione studenti contro gelmini a torino


prova post

Sabato 11 ottobre 2008 - prima lezione di editoria multimediale :)